La stanchezza ti butta giù? Ti ci vuole un pieno di energia!

Può capitare di sentirsi stanchi, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Ecco qualche consiglio utile per tornare in forma.

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Ti è mai capitato di sentirti demotivato, spossato o spesso in riserva? Come se tutto quello che fai è di una pesantezza che non sai spiegarti, e non vedi l’ora di trovare del tempo per startene per conto tuo?

Se ti succede devi sapere che non sei l’unica persona a cui capita. Lo so che non è confortante, ma è solo per dirti che è normalissimo, specialmente se ti tocca correre tutto il giorno o sopportare notevoli quantità di stress, collera o dolore.

Un po’ di cose da sapere, per capire

Secondo le filosofie orientali ciò è dovuto a uno scarico del nostro flusso di energia, che viene interpretato come un mal funzionamento di centri di energia chiamati Chakra (molto probabilmente ne avrai già sentito parlare).

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Questi particolari punti energetici (in sanscrito: “Ruote”) possono non lavorare come dovrebbero, ma è vero anche il contrario, cioè possono espandersi, svilupparsi e attivarsi al fine di permettere il fluire dell’energia nel resto del corpo, liberandola da blocchi.

La liberazione di questi centri ha come effetto positivo un ritrovato benessere, una maggiore vitalità e ottimismo: tre fattori tra i più importanti per chiunque desideri vivere secondo i propri desideri e le proprie scelte.

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(Fonte immagine)

L’Oriente ha, da sempre, preso sul serio l’equilibrio energetico nella vita di un individuo, non a caso pratiche ascetiche e meditative come lo Yoga, e quelle prestate alla medicina tradizionale come l’Ayurveda, sono originarie di quella parte del mondo.

Nel frattempo, in Occidente

quarta_viaGià nei primi anni del secolo scorso ci fu una Scuola a San Pietro Burgo (Russia), il cui fondatore (G.I. Gurdjieff) prima, e il suo discepolo più illustre poi (P.D. Ouspensky) si posero il problema di come risolvere il dispendio energetico dell’essere umano. Il metodo di insegnamento di questi ricercatori del Vero “La Quarta Via
fu che studiarono e applicarono, insieme a gruppi di persone interessate al miglioramento di sé, metodi e stratagemmi affinché si riuscisse a interrompere questo spreco di energie preziose per il proprio benessere.


Effettivamente, pensaci bene: è come se riempissimo un secchio pieno di buchi, per piccolo o grande che sia, farebbe acqua da tutte le parti! Sarebbe del tutto inutile e dispendioso.


A essere precisi, questo insegnamento chiamato “Sistema“, comprendeva lo studio dell’uomo e lo stato di consapevolezza del flusso di pensieri che attraversa la mente: maggiore è l’attenzione verso questo flusso e minori e controllate saranno le nostre reazioni “automatiche” agli stimoli esterni. Come per lo sblocco dei Chakra, anche in questo caso si ha l’effetto positivo di sentirsi liberi dalla pesantezza data dalle rimuginazioni mentali e di un ritrovato alto livello energetico.

Passiamo al sodo: cosa fare?

Vincere quel senso di spossatezza che non ci molla per giorni è un impegno che bisogna prendere con noi stessi. Un impegno che in passato ho considerato, erroneamente, futile e roba da debolucci. Tant’è che ne ho pagato le conseguenze: perdita di peso corporeo (sei hai subito alzate le antenne sto parlando di massa magra!), un periodo di ansia e per non farmi mancare niente anche di insonnia.

Per un approfondimento leggi anche: Tecniche di rilassamento veloce

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Alcuni consigli che ora seguiranno sono stati tratti e riassunti dal libro di Sohére Roked Mai più stanchi. Come sconfiggere la fatica e sentirsi pieni di energia ogni giorno“, medico in medicine naturali e integrative.

Della sua lunga esperienza e del suo libro ne sono venuto a conoscenza grazie a un articolo postato a Marzo di quest’anno sul Corriere della Sera.

7 consigli pratici per vincere la stanchezza

1.  Entrare in sintonia con il corpo: capire quando ha realmente fame o sete oppure bisogno di riposo è fondamentale per non stressarlo. Ecco un modo abbastanza semplice: «Annotate i cibi che mangiate e come vi sentite dopo, sia emotivamente sia fisicamente».

2.  Il principio del 70/30: in pratica, si deve stare a stecchetto i primi 5 giorni della settimana e gozzovigliare (o quasi) nel week-end. Si può fare, no? Io lo sto facendo, e ti posso dire che a parte il rifiuto feroce dell’inizio poi la strada è tutta in discesa.

3.  Fare ginnastica: questa l’hai già sentita, vero? Su questo terzo punto si fa prima a farsene una ragione che a dargli torto. Che tu faccia una passeggiata in campagna o scali l’Everest «è il modo migliore per sentirsi vitali e pieni di energia». Parole sante.

4.  Alleviare lo stress: personalmente conosco almeno una dozzina di modi per farlo, ma ahimè non ho sempre il tempo di metterli in pratica tutti! Qui mi sembra ottimo il consiglio di ritagliarsi almeno dieci minuti al giorno per rilassarsi: leggersi un libro, fare un bagno, dedicarsi a qualcosa di piacevole come un piccolo hobby sono alcuni esempi. Trovare dieci minuti nell’arco delle 24 ore non dovrebbe essere un’impresa.

5.  Essere gentile con se stessi: un fallimento o una resa non sono poi la fine del mondo! Succede. Si impara anche sbagliando. Abbracciamo i nostri errori e andiamo avanti. Il consiglio qui è «Pensate che ora possedete gli strumenti per rimettervi in carreggiata!».

6.  Avere a cuore la propria salute: nel mio articolo “Il cervello e la sua energia: il cibo” ho concluso così: “La morale è che alzare la propria asticella della cura di sé (o amor proprio), un po’ più su, è l’azione più egoistica, sana e saggia che una persona possa fare nei confronti di se stessa“. La Roked raddoppia la dose affermando che: “Il vostro medico, gli amici e la famiglia possono tutti aiutarvi, ma quelli che dovrebbero avere più a cuore la vostra salute siete voi”.

17Pensa a cosa prosciuga le tue energie: su questo punto ultimamente mi sono speso moltissimo. Di recente, ho letto alcuni articoli che aprivano con la locuzione: “vampiri energetici”, “mangia-energia” e altre amenità simili. Dato che mi riservo in futuro di scrivere qualcosina sull’argomento rimando la battaglia. Cosa prosciuga le nostre energie? Per esempio l’inquinamento che ci circonda, «del quale fanno parte anche le sostanze chimiche che usate in casa. Inoltre, considerate tutto ciò che assorbe le vostre energie da un punto di vista emotivo e psicologico. Possono essere persone negative che vi deprimono, il lavoro, o l’incapacità di vedere ciò che di bello avete. Le situazioni difficili possono stremarvi».

Concludendo

Ogni cellula del nostro corpo è energia. Per questo motivo, mi piace pensare che in quanto essere vitali siamo essere energetici. Più questa forza è libera e non trova ostacoli sul suo cammino (a questo dovremmo pensarci noi ponendo maggiore attenzione verso ciò che siamo) e più il nostro corpo è sano e la nostra mente è serena.

Questa è solo la mia opinione. Mi piacerebbe conoscere la tua, lasciando un commento qui sotto.


nick-murdacaOps! Ancora una cosa: se questo articolo ti è stato utile, e credi possa esserlo a qualcun altro, condividilo attraverso i pulsanti social. A tua discrezione, come sempre ;-)


 

29 pensieri su “La stanchezza ti butta giù? Ti ci vuole un pieno di energia!

  1. Grazia Gironella

    Ho sentito parlare di chakra per tanto tempo, ma solo pochi giorni fa mi sono decisa a leggere un libro sull’argomento, anche in preparazione a un incontro di gong e campane tibetane. Bella esperienza, e interessante discorso quello delle vibrazioni per armonizzare i chakra e agire beneficamente sulla salute! Mi viene da pensare a quanto sia curioso che conoscenze millenarie siano state relegate dell’armadio delle stranezze dalla nostra cultura. Credo però che qualcosa stia cambiando. Grazie dell’articolo interessante! :)

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Vivere l’esperienza delle campane tibetane è diversa per ognuno di noi; la “reazione” emotiva è diversa. Riguardo i Chakra, ricordo che da ragazzo raccontai a una persona a me molto cara, che adottai come mentore — o meglio, fu lui che adottò me come allievo — di aver “visto” in meditazione “come delle ruote…”. Mi rispose che era molto raro vederle. Ricordo ogni dettaglio e sensazione come fosse adesso. In merito alle conoscenze, sai bene quanto nel passato l’Occidente sia stato diviso dall’Oriente: sono sempre stati “due armadi” differenti in cui mentalità e culture si comprendevano a mala pena. Forse, oggi, le cose sono cambiate. Hai ragione. Forse, siamo cambiati noi. Che stia succedendo perché ci sentiamo in qualche modo incompleti?
      Grazie a te!

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      1. Grazia Gironella

        A proposito: non alludevo alle reazioni emotive alle campane tibetane (che nel mio caso sono comunque positive), ma agli effetti reali di alcune vibrazioni sul corpo. C’è parecchia documentazione a riguardo, e in certi paesi vengono anche usate negli ospedali.

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        1. Nick Murdaca Autore articolo

          Sono stato io che ho voluto aggiungere un elemento alla tua riflessione a riguardo. Perdonami se mi sono spiegato male. Per la precisione, alludevo al fatto che le vibrazioni sul corpo “interagiscono” con l’emotività, e per questo ho parlato di “reazioni”. Il fatto che le tue siano positive non posso essere che felice! Non ero a conoscenza dell’uso delle campane tibetane negli ospedali. Grazie per l’informazione.

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  2. unpodimondo

    Bellissimo post che mi piace molto. Mi sono avvicinato a queste teorie attraverso la pratica del Daoyin Yangsheng gong e del Taijiquan alle quali col tempo ho aggiunto un po’ di meditazione e alcuni sprazzi di conoscenza (molto molto di base) sui meridiani e sulla medicina tradizionale cinese.
    Tutto sommato a grandi linee i chakra indiani sono sovrapponibili ai dantian cinesi e viceversa, così come lo yoga e il daoyin (conosciuto anche come qi gong) lavorano in modo simile sul riequilibrio energetico (il “qi” o “energia vitale” nella medicina cinese).

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Grazie! Sarà paradossale ma non c’è cosa migliore che allontanarsi dalle teorie, mettendole in pratica. Da come ne parli lo hai fatto molto bene. Le pratiche con i loro movimenti migliorano la circolazione dell’energia nel corpo restituendoci equilibrio, nel pieno rispetto della regola-base della Natura della quale siamo figli: tutto è in mutamento.

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  3. Mister Loto (@mr_loto)

    Ho praticato lo yoga e la meditazione per un lungo periodo quindi conosco bene i chakra; purtroppo per noi occidentali è davvero difficile vivere in modo da evitare i blocchi energetici e, ancora peggio, è difficile semplicemente credere che qualcosa del genere possa esistere! Personalmente ho sperimentato innumerevoli benefici fisici e mentali lavorando sui chakra ma trovo che i tuoi consigli pratici siano molto più fruibili da chi non è interessato alle tecniche orientali e preferisce qualcosa di più semplice ed alla portata di tutti!
    Post interessante, complimenti.
    A presto.

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Sei sempre molto gentile, Mr. Loto!
      Con questo post ho voluto semplificare al massimo una materia che di solito viene divulgata con un linguaggio comprensibile solo a chi conosce le pratiche orientali.

      Sono d’accordo sul fatto che lo stile di vita di noi occidentali tende a non contemplare – non che non ci sia modo e spazio – metodi, discipline e tecniche che aiutino a vivere secondo quelli che sono i nostri naturali bioritmi (anche se sempre più persone stanno sposando un diverso modo di vivere).

      Una di queste tecniche è lo shiatsu (o digitopressione, per usare il termine occidentale, anche se con qualche piccola differenza) di cui conosco in prima persona i benefici, e del quale ho intenzione di scrivere in futuro un articolo.

      Grazie ancora per i complimenti!

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  4. gloriavanni

    Ciao, Nick, che bello rileggerti di buon mattino e lasciare tracce di me, qui! Condivido tutto e pratico quasi tutto: le energie sono preziose e cerco di non abusarne. Sintesi: pur facendo tanto, è un po’ che non dico “sono stanca”. A presto e un abbraccio!

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  6. vespamoto39

    Nick complimenti davvero, io sono un veterinario omeopata. La medicina alternativa e tutto ciò che riguarda il corpo inteso come tempio da seguire nella sua unità e quindi non come un ammasso di pezzi di ricambio, non connessi uno all’altro è fondamentale per me.
    Grazie davvero.
    Anzi guarda, ti adotto! ciao

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Prendersi cura degli animali attraverso l’omeopatia, secondo il principio che il corpo è un tempio, è quanto di più rispettoso abbia letto e sentito nei confronti di questi nostri meravigliosi amici.
      Grazie a te per l’apprezzamento e per l’adozione nella nostra bella community #adotta1blogger!
      A presto!

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  8. Alessia

    Da mamma a tempo pieno mi ritrovo in tutto. Bisogna staccare anche solo dieci minuti o si entra in un circolo vizioso da cui si fa fatica ad uscire. Io ora me lo sono imposta di farlo perché stavo toccando il fondo.

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Alessia, quel genere di fondo per un genitore, a mio avviso, è più profondo di qualsiasi altra persona che si ritenga impegnata a tempo pieno, in quanto è in gioco il presente e il futuro di una vita. L’amore, la responsabilità e il senso del dovere di crescere un figlio, sono a livelli così alti che, a volte, possono trasformarsi in zavorre. Per questo motivo, entrare il quel circolo “si fa fatica ad uscire”. Di rimbalzo, però è lo stesso motivo per cui se ne esce! E tu ne sei stata capace. Brava!
      Grazie per essere passata. A presto.

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      1. Alessia

        Si hai ragione diventa una zavorra. In realtà non so bene ancora se ne sono uscita perché è tutto molto altalenante ma sto cercando nel mio piccolo di lavorarci. Grazie per il tuo supporto :)

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Ciao Mr.Loto!
      Di recente, ho inserito nel menu del blog una pagina “Tecniche di rilassamento veloce”, in cui ho raccolto le due tecniche di rilassamento pubblicate nel tempo, più una (è la prima – omonima – del menu a tendina): https://energiecomeusarle.wordpress.com/tecniche-di-rilassamento-veloce/.

      Dai un’occhiata anche alla seconda nuova pagina (sempre nel menu):
      “10 CONSIGLI DAI MAESTRI SULL’ENERGIA” – https://energiecomeusarle.wordpress.com/10-consigli-dai-maestri-sullenergia/

      Come sempre gentilissimo, Buona Pasqua anche a te!

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  9. alessialia

    ciao! sono arrivata qui trovando qualche tuo link su fb!
    mi sono incuriosita e son venuta a leggerti.
    gran bel post. a tutti capita di sentirsi stanchi, demotivati, o magari manca solo il motivo per un sorriso in quel momento….
    non mi sono mai avvicinata a nessuna di queste tecniche, ma le trovo molto interessanti. capita di voler staccare la spina e ritrovare un po di equilibrio che si è perso per strada a volte!

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Ciao, Alessia!
      È un piacere sapere che l’articolo abbia provocato in te un interessamento, e che bel complimento! Dici bene quando ti riferisci all’equilibrio: la partita si gioca proprio tutta lì…
      Grazie per essere passata.

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  10. Anna Joanna

    Bellissimo articolo, poi come faccio a non amare ogni cosa che parla della Quarta Via e di Gurrdjieff. I 7 mezzi per mantenere la propria energia sono giusti e applicabili, ma io vorrei parlare del 7o, che leggendo quella parte mi ha fatto sentire ancora più stanca. Perche’? Perché è un articolo in negativo, a leggerlo chiama le energie negative, concentra il focus su quello che toglie piuttosto su quello che da. Magari si poteva intitolare “le cose che ti aumentano l’energia, dare lo stesso insegnamento e contrasto ma dalla parte del bianco. Se una cosa mi carica di energia il suo contrario me la toglie..però la mia mente si focalizza su quello che l’energia me la da.
    Il mio è solo un punto di vista, io praticamente sono d’accordo con tutto, ma praticando la presenza sulla parola alcune cose mi suonano molto più di altre. Grazie mille per l’ottimo lavoro.

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Grazie Anna.
      Quando ho “incontrato” Gurdjieff, in primis, e Ouspensky, sono stato “folgorato sulla via di Damasco”!
      Il tuo punto di vista è splendido e la tua pratica sulla presenza della parola è interessantissima. Di qualcosa di simile ne ho scritto qui: “Parlare con consapevolezza: una questione di ritmo” https://energiecomeusarle.wordpress.com/2015/04/17/parlare-con-consapevolezza-una-questione-di-ritmo/

      Riguardo l’enfasi, per così dire, che ho scelto di dare al post, fin dal titolo, in parte è vero perché sottolinea il “vuoto” invece che il “pieno” per usare due termini cari ai grandi maestri orientali. In parte, fa l’occhiolino alle soluzioni ;-)

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    1. Nick Murdaca Autore articolo

      Allora anche tu gozzovigli nei week end, Tiziana?
      Scherzi a parte, non fa male, nel senso che se ci si limita a consumare in due giorni quanto ci priviamo negli altri cinque, per esperienza diretta posso dirti che: primo, fa bene da un punto vista psicologico: non mi sento in colpa e sono sereno. E secondo, si rispetta il Principio di Pareto (70/30 oppure 80/20 il funzionamento non cambia): ci si focalizza per dare il “massimo” ;-)
      Grazie per commento. Sono contento che sia stato utile!

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